Mi piace lavorare con gli anziani,mi da soddisfazione.Probabilmente perchè meno distratti dalle mille emergenze della vita nell’età giovanile, si concentrano a fondo su di sé e quando il quadro inizia a cambiare sono pronti a cogliere la spinta e a rimettersi in moto.
Un ciclo di terapie shiatsu ha sempre due finalità, una intervenire sul problema locale contingente, l’altra stimolare a fondo il metabolismo, le difese e non ultimo la voglia di farcela e di vivere.
Quando studiavo e mia madre era già anziana, io pensavo che sbolccare la schiena, recuperare il movimento articolare o attivare quasiasi altro cambiamento fosse il modo per migliorare la vita dell’anziano.
Negli anni, con l’esperienza ho capito che era una visione parziale, quello che fa veramente la differenza è l’azione generale fisica, psicologica ed emotiva che questa messa in moto generale attiva.
L’anziano si sente globalmente meglio, recupera la fiducia nelle proprie possibilità, recupera il suo ruolo sociale e si rimette in gioco con il volontariato,oppure con la famiglia, con gli amici o i suoi interessi.
Un anziano che rincomincia ad uscire, a vedere gli amici, ad andare a prendere il pane, non solo progredisce ma continua a stare sempre meglio e ha altri stumenti per affrontare i suoi problemi.