Nei primi anni di insegnamento facevo schede e dispense di MTC e tediavo irrimediabilmente i corsisti. Oggi rispondo alle domande, fornisco nozioni minime che consentano di continure le riflessioni già in atto. E’ sicuramente più efficace, mentre lo faccio cerco di tenere ben presente i migliori insegnanti cinesi che ho avuto e la loro semplicità ed immediatezza.
Della MTC la gente ha ben presente la concezione del corpo come un macro sistema in cui i componenti comunicano, interagiscono e dipendono l’uno dall’altro.
Questo discorso piace, in qualche modo rassicura, riporta indietro nel tempo quando di fronte all’ennesimo mal di pancia la mamma si chiedeva se era freddo, indigestione o parassiti.
In realtà avvertiamo profondo il bisogno di entrare in contatto con la parte più profonda di noi, sentirla e capire come realmente funziona, per potere scomporre ed analizzare disagi, fatiche ed emozioni.
Conoscerci consente di cercare un nuovo migliore equilibrio, indispensabile in questa società globalizzata in perenne conflitto, dissonante, frenetica e rumorosa