Parecchi anni fa nel primo corso serio e strutturato che ho fatto, la cosa che mi ha in assoluto colpito di più è stata la percezione del condividere qualcosa di sottile e profondo che non riuscivo a definire. Era un corso di Zhineng Qigong con la maestra Li Su Ping, ed eravamo parecchie persone radicalmente diverse fra loro, per interessi, età, provenienza e aspirazioni. In qualche modo nei fine settimana di studio, diventavamo un gruppo omogeneo, interessato e curioso, condividevamo cibo, appunti, segreti e ovviamente critiche nei confronti del potere. A me che arrivavo dall’associazionismo femminile questo aspetto dava letteralmente alla testa. Anni dopo ho capito che non era solo una situazione fortunata, ma anche un lavoro consapevole della maestra che bilanciava l’energia di ciascuno e creava un campo energetico collettivo che sosteneva e aiutava il lavoro di tutti.
Negli anni seguenti nella scuola del maestro Li Xiao Ming l’insegnamento aveva una forma diversa, vari insegnanti si alternavano per proporre conoscenze e pratiche, quindi mancava l’insegnante di riferimento. E’ stato un viaggio lungo sei anni, dove sostanzialmente si è mantenuto lo stesso gruppo classe che ha messo in cantiere più progetti propri. Anche quello è diventato un gruppo coeso, capace di sostenere, aiutare e condividere.
Come sono i gruppi di Qigong gentile?
Aperti ed empatici, capaci di entrare in contatto senza avere pregiudizi o frapporre barriere. In grado di confrontarsi con altre culture, per continuare ad esplorare sé stessi ma avere anche nuove chiavi interpretative per la realtà circostante. Nel tempo le persone hanno iniziato a prestarsi film, musica e libri, così è nata la Biblioteca di Qigong gentile dove uno può vedere, ascoltare o leggere qualcosa che è stato significativo per il percorso di un altro