Il Qigong gentile è l’arte cinese delle pratiche di longevità, basata sulla Medicina Tradizionale Cinese.
L’aggettivo gentile fa riferimento alla denominazione antica che distingue la parte della disciplina che si occupa della salute da quella marziale. Nell’antichità era praticata nei monasteri e nei templi, negli ultimi secoli si è diffusa in Oriente prima e in Occidente poi.
Comprende pratiche statiche, dinamiche, di quiete, suoni terapeutici e camminate curative con cui affrontare malesseri, squilibri e patologie.
Il Qigong gentile è anche l’arte di portare l’attenzione al proprio interno per imparare ad ascoltare, capire e percepire che cosa succede dentro: è un prendersi cura di sé, in condizione di quiete e pace interiore.
E’ uno strumento che consente di evolversi, ed è adatto ad accompagnare ogni fase della vita, dall’infanzia alla tarda età.
Quali sono i fondamenti teorici
Il Qigong gentile è basato sulla Medicina Tradizionale Cinese (per convenzione MTC).
La MTC è molto usata in Oriente e nel mondo intero nella diagnosi nell’agopuntura, dietetica cinese, farmacologia, Qigong, tuina e shiatsu.
I fondamenti di base della MTC dicono che l’essere umano è un microcosmo che fa parte del macrocosmo universo; questo insieme è composto dagli stessi elementi, dalle stesse energie e soggetto alle stesse leggi naturali.
Dall’unione dell’energia cosmica di base e di quella dell’essere umano, nasce l’energia vitale che permea l’intero corpo e consente tutte le trasformazioni e assicura tutti processi metabolici.
Nella MTC l’essere umano è visto come un sistema energetico basato su meridiani (vie di scorrimento dell’energia) che percorrono l’uomo dalla testa ai piedi. Questi meridiani in cui scorre vigorosa l’energia vitale e che sono collegati fra loro, attraversano organi e visceri e li mantengono in buona condizione.
Il sistema energetico uomo vive in costante scambio con l’esterno, se al suo interno c’è abbastanza energia che fluisce liberamente, c’è una condizione di salute; in caso contrario l’uomo è vulnerabile a fattori patogeni esterni.
A cosa serve
L’obiettivo del Qigong gentile è il raggiungimento di un equilibrio fisico, psichico ed emotivo: attraverso la regolazione delle funzioni del corpo porta al rilassamento muscolare, alla stabilità dello spirito, lavora sulle emozioni eccessive e induce la mente alla quiete.
La condizione di quiete e i movimenti lenti attivano il fluire veloce dell’energia vitale dentro il corpo, stimolano il metabolismo e il funzionamento di organi e apparati e attivano lo smaltimento delle scorie.
Questa disciplina si basa sulla Medicina Tradizionale Cinese, che parte dall’assioma che l’essere umano è un insieme di mente, corpo, emozioni e spirito.
Di conseguenza e concretamente, la pratica del gong gentile può:
- portare a risolvere problemi fisici (ad esempio problemi articolari o mal di schiena);
- disturbi emotivi (ad es. ansia o stress);
- difficoltà psichiche (ad es. esaurimento o depressione).
A cosa porta la pratica
Il Qigong gentile insegna a muovere in modo armonioso il corpo e a trovare facilmente una condizione di rilassamento.
Porta alla comprensione delle proprie reali possibilità e insegna a non forzare i propri limiti.
Si resta naturalmente in modalità di ascolto e percezione del proprio corpo e del suo funzionamento, questo consente di individuare e capire tensioni e blocchi.
Si matura la capacità di comprendere profondamente sé stessi grazie allo stato di controllo cosciente attivato durante la pratica.
Si scopre come bilanciare le emozioni e creare una condizione di stabilità emotiva molto gradevole e serena. Con la pratica si sviluppa l’abilità di elaborare risposte emotive equilibrate agli stimoli dell’ambiente circostante.