Il nostro modo di praticare e proporre corsi di qigong è molto cambiato nel corso degli anni. All’inizio proponevamo delle sequenze a rotazione, pensando che queste potessero essere facili da usare come pratica casalinga, più delle pratiche su misura per i corsisti.
Abbiamo iniziato attorno al 2000 a lavorare con la prima sequenza del maestro Pang Ming, pratica di base importante per equilibrare l’energia interna. Impatto forte e difficile contestualizzare il lavoro, nonostante l’impegno che profondeva la maestra Li Su Ping nello spiegare che il senso della ricerca era la ricerca dell’armonia prima con noi stessi e poi con tutto quello che circonda. Alcune sue affermazioni le ho capite dieci, quindici anni dopo. Intanto il viaggio è proseguito con vari istruttori e i loro maestri di riferimento. Tappa intermedia importante il maestro Shen Hongsun con il suo movimento spontaneo e le tecniche per espellere l’energia patogena.
Poi siamo arrivati dal maestro Li Xiao Ming. Per me questo ha significato essere giunta a casa, dopo un viaggio lungo e periglioso. Oggi il qigong è un’attività normale, una necessità della vita come respirare, mangiare e bere. Domani continuerà ad essere un quotidiano e consapevole partire da sé alla ricerca di una migliore e maggiore connessione con la società, l’ambiente, la natura e l’universo.
Secondo il maestro Li Xiao Ming, la pratica qigong segue il cambiamento climatico e va accordata alle stagioni.
- In primavera l’energia è florida e tutto si sviluppa in modo rigoglioso, anche l’energia vitale nel nostro corpo è in crescita. In questa stagione bisogna praticare il qigong per produrre trasformazioni, crescita e sviluppo.
- In estate la natura e la vegetazione arrivano al massimo rigoglio. Le pratiche qigong per la stagione calda e soleggiata consentono sensazioni, percezioni ed esperienze forti e un accumulo e un potenziamento di energia nel DTI e nei meridiani.
- In autunno inizia un progressivo raffreddamento, le piante si racchiudono e si spogliano della vegetazione, l’energia vitale va verso la radice. Tempo del raccolto nella natura e anche le pratiche di qigong della stagione prevedono raccolta e immagazzinamento dell’energia vitale senza dispersioni, ora non è più il momento delle esuberanze estive conviene anche iniziare a fare pratiche di quiete.
- In inverno fa molto freddo tutti gli esseri viventi cercano di conservare l’energia al loro interno. Gli alberi sono spogli e concentrati intorno alle radici, non possono usare energia per mantenere le foglie. Le pratiche qigong di stagione bisogna mantenere l’energia vitale all’interno, usare pratiche che non disperdano e investire nelle pratiche di quiete. E’ necessario riposare, nutrirsi con cura e stare al caldo, per arrivare in primavera con un buon livello di energia e quindi non ammalarsi.
E’ importante osservare la natura, capire bene come funziona ed adeguare la nostra vita ai suoi ritmi, perchè anche noi ne siamo parte.
Il maestro Li Xiao Ming continua il suo viaggio studiando e traducendo antichi testi taoisti e propone un ventaglio di pratiche di stagione ricchissimo, in continuo arricchimento. Il viaggio con lui diventa sempre più interessante, oltre a capire di più le informazioni che mano a mano arrivano ogni tanto si incastrano nel buco giusto: il mio puzzle poco alla volta prede forma
Adesso a lezione lavoriamo per stagione, teniamo fisse alcune importanti pratiche di base e ne facciamo provare sempre di nuove. In questo modo ciascuno trova la pratica giusta, quella che da subito interessa, diverte e stimola e ha voglia di ripetere e… le lezioni sono sempre nuove!
Ottima, esuberante e allegra estate!!! Maria