In questi mesi nei corsi di Qigong gentile, stiamo lavorando con entusiasmo crescente sulla Camminata MaNi.
Questa camminata disperde l’energia patogena, lavora sull’equilibrio emozionale e vivifica l’energia vitale. La formula MaNi è parte importante ed integrante di questa pratica, sia recitata che cantata.
Quando la si pratica a lungo, quotidianamente per mesi, ci si rende conto che attiva un cambiamento molto profondo.
Non lavora sono sullo stress contingente , quello immediato connesso con la vita di tutti i giorni: questo mantra lavora in profondità, letteralmente scava dentro di noi, all’interno delle nostre emozioni.
Capita così che si materializzino ricordi lontani, vecchie ferite, antichi rancori, colpe ingombranti, ma il nostro atteggiamento è diverso, i ricordi spiacevoli non fanno male. Scopriamo in noi un distacco inatteso e un nuovo modo di vederli, non avvertiamo più tensione e dolore, da lontano possiamo capire che cosa è realmente successo, finalmente possiamo elaborare fino in fondo. Arrivati a questo punto basta solo lasciare andare, perdonare a noi stessi e agli altri, per potere vivere solo il presente.
Succede anche che arrivino bei ricordi ed emozioni dolci e soffuse. A lezione ho visto una persona commossa dal riemergere della sensazione lontana, di ninnare e rasserenare fra le braccia la figlia neonata.
La Camminata MaNi è il simbolo dell’auto guarigione del Qigong gentile, che coinvolge fisico, mente e anima.
Curare sé stessi vuole dire mettere a fuoco quello che sta succedendo dentro di noi, capire, accettare, elaborare e poi lasciare fluire energia ed emozioni.
Per svuotare la mente e il cuore, bisogna perdonare, perdonare davvero, a sé stessi e agli altri.