La prima pratica di cui voglio parlare è sicuramente “PIATTO E TAZZINA”.
Ho proposto questa pratica a molte persone, fatta con regolarità ha sempre dato risultati eccezionali per liberare le spalle e sbloccare l’articolazione scapolo-omerale.
Il buffo nome di questa pratica nasce dal fatto che se è eseguita correttamente, permette di tenere nella mano un piattino con sopra la sua tazza, senza che cada nel corso dei movimenti spirali.
1°CREARE LE CONDIZIONI GIUSTE: ambiente tranquillo se possibile all’esterno(sempre senza telefono), abiti comodi e scarpe basse e postura consapevole e corretta (…allineare verticalmente pianta dei piedi, cocige e sommità del capo)
2°PROCEDERE ALLE TRE REGOLAZIONI: regolare il corpo partendo dal basso, acquietare la mente contando i respiri e assottigliare il respiro portando l’attenzione sulla punta del naso
3°ASSUMERE LA POSIZIONE SENZA POLI ed iniziare la pratica.
La mano destra, a palmo in su, ruotando di 180° arriva dietro, oltre la schiena.
La mano destra ruota di 90° ed inizia una salita lenta e graduale per portarsi davanti al corpo all’altezza del seno destro, abbastanza discosto per potere ruotare, non forzare il movimento la spalla non deve salire
La mano destra è aperta, appunto sorregge il piatto con la sua tazzina, inizia una rotazione a 360°senza farli cadere. Il movimento è dolce e ampio nei limiti delle proprie possibilità del momento. Fondamentale che la mano sia aperta a palmo in su, il movimento all’inizio risulta difficile per cui si tende a fare una parte delle rotazione a palmo in giù, ricordiamo la nostra tazza e il piattino ci piacciono e che vogliamo utilizzarli ancora negli anni a venire.
La mano destra aperta scende e si abbandona con le dita in giù lungo il fianco.
A questo punto sale la mano sinistra, arriva dietro la schiena, inizia una risalita lenta e graduale per arrivare davanti al seno sinistro, inizia una rotazione a 360° a palmo in su, scende lungo il fianco e si rilassa a dita in giù. Fare lo stesso numero di ripetizioni da una parte e dall’altra, quindi sovrapporre morbidamente le mani sull’ombelico.
4°FARE ALCUNE RESPIRAZIONI ADDOMINALI e concludere.
Non saltare passaggi e lavorare in modo molto morbido e rilassato.Ottima pratica!
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